PSICOTERAPIA
DISTURBI
Disturbi area adolescenti e adulti
DISTURBI D’ANSIA
L’ansia, normale o fisiologica, è uno stato di tensione psicologica e fisica che implica una attivazione generalizzata di tutte le risorse dell’individuo; è una manifestazione innata che l’essere umano mette in campo come risposta naturale di fronte al pericolo e all’ignoto. L’ansia, quando moderata, è dunque utile perché permette alle persone di attivare strategie finalizzate ad affrontare le situazioni. I disturbi d’ansia si verificano invece quando l’ansia è eccessiva rispetto al contesto in cui si verifica e la preoccupazione, la paura e l’angoscia che si manifestano tendono a persistere nel tempo e a diventare scarsamente controllabili, con ripercussioni sulla vita sociale, lavorativa, scolastica, relazionale.
ATTACCO DI PANICO (PA)
L’attacco di panico si può descrivere come una manifestazione di ansia altissima e intollerabile che si verifica in maniera improvvisa e intensa e può erroneamente far temere per la propria vita. Si presenta con una serie di correlati neurofisiologici tra cui tremori e sudorazione, tachicardia, affanno, dolori al petto che fanno supporre l’infarto e l’idea di stare per morire. Può essere accompagnata da sintomi di derealizzazione come sensazioni di confusione, di percepire in maniera distorta il monto esterno al soggetto o depersonalizzazione, la sensazione di percepire in maniera distorta le proprie percezioni; questi sintomi, improvvisi e insoliti, fanno supporre l’idea di stare per impazzire. Puà presentarsi in qualunque momento e spesso è associato a periodi di forte stress o stanchezza. Provare un attacco di panico una volta lascia nelle persone il timore di provarlo di nuovo, aumentando l’ansia e condizionando i pensieri.
DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO (DAP)
Quando gli attacchi di panico si ripetono più volte, le persone oltre a temere il prossimo episodio, cominciano a temere anche le ripercussioni che questi episodi hanno sul quotidiano. Di solito questa preoccupazione nasce in seguito ad un periodo o ad un evento molto stressante che funziona come innesco per l’ansia e genera un disturbo di panico per cui le persone cercano ad ogni costo di evitare le circostanze e le persone che producono loro ansia con evidenti limitazioni nella quotidianità.
DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO (DAG)
Il disturbo d’ansia generalizzato si manifesta come una eccessiva preoccupazione, e senso di minaccia generalizzata e pervasiva che riguarda temi come la vita, la famiglia, il denaro, la salute, il futuro. Spesso le persone rimuginano concentrandosi sul motivo della preoccupazione con pensieri negativi incontrollabili che si susseguono come in una catena interminabile. I sintomi riscontrati più spesso comportano tremori, irritabilità, iperattivazione, la sensazione di non essere in grado di rilassarsi, la difficoltà di concentrazione che possono evolvere generando cefalee, insonnia, disturbi gastrici, spossatezza.
FOBIA SOCIALE o DISTURBO D’ANSIA SOCIALE
E’ una paura intensa e pervasiva di trovarsi in situazioni sociali da cui possa derivare la possibilità di subire un giudizio altrui. Chi soffre di questa patologia vive costantemente nell’ansia di trovarsi ad affrontare situazioni pubbliche in cui gli altri possono giudicare negativamente il suo comportamento. L’ansia è così intensa da essere invalidante e dunque le persone si proteggono evitando ogni circostanza che le potrebbe porre di fronte al giudizio altrui per timore di essere imbarazzate o inadeguate, sono convinte di essere comunque giudicate negativamente, emarginate e rifiutate, di conseguenza perdono ogni giorno di più la stima di sé, accentuando la fobia.
DISTURBO D’ANSIA DA SEPARAZIONE (SAD)
E’ una condizione psicologica in cui chi ne è affetto mostra un’ansia eccessiva al momento di separarsi dai propri genitori o da una figura di riferimento. Il bambino vive in modo molto intenso l’allontanamento dalle persone di famiglia, dalle figure di accudimento e anche dai luoghi familiari come la propria casa, manifestando una forte ansia, agitazione e preoccupazione, a volte anche solo al pensiero di doversi separare. Spesso l’ansia da separazione si sviluppa in seguito ad una perdita o una separazione reale che riguarda la cerchia degli affetti del bambino, come ad esempio la perdita di un animale domestico, un periodo di separazione a causa di ospedalizzazione, un trasloco, la separazione o il divorzio dei genitori ma può manifestarsi anche in assenza di tali condizioni, in situazioni di apparente normalità in cui però il bambino teme una perdita o un danno da tale separazione. Nella lontananza dal genitore i pensieri del bambino sono focalizzati ad immaginare situazioni catastrofiche, di perdita o di abbandono, sono concentrati ad immaginare cosa stia facendo la persona che manca e fantasie di ricongiungimento, provando una forte nostalgia. Quando si ricongiungono hanno comportamenti di estremo rifiuto ad allontanarsi, esagerato diniego di andare altrove (scuola, sport, etc), spesso si rifiutano anche di andare in una stanza diversa e di andare a dormire se non sono accompagnati. A queste manifestazioni spesso si accompangano anche reazioni fisiche come mal di pancia, mal di testa, vomito, palpitazioni. Quando l’ansia da separazione è eccessiva, prolungata, accompagnata da forte malessere psicofisico e ha ripercussioni sul piano sociale, scolastico, familiare può essere definito Disturbo d’ansia da separazione.
FOBIE SPECIFICHE
La fobia è la paura intensa persistente e sproporzionata di un oggetto (o di una situazione specifica) e del pensiero di entrare in contatto con esso. Chi ne soffre riconosce che la propria paura è eccessiva ma ha fortissime difficoltà nel gestirla, tale che l’ansia generata può sfociare in attacco di panico. L’esordio può essere favorito da situazioni traumatiche vissute o osservate, trasmissione ripetuta di contenuti, o da attacchi di panico. I sintomi più comuni sono: tachicardia, nausea, diarrea, vertigini, senso di soffocamento, sudorazione, tremito.
Esistono numerosissime fobie specifiche che possono essere raggruppate in grandi categorie. Le fobie degli animali, che comprendono insetti (ragni in particolare), serpenti, cani, uccelli; le fobie che riguardano il sangue, gli ospedali, i germi, le ferite o le infezioni, quelle degli ambienti come ad esempio la fobia dell’altezza, o la fobia dell’acqua; le fobie delle situazioni specifiche come guidare, o prendere l’aereo, o salire in ascensore. Esistono anche fobie che non sono raggruppabili in grandi categorie come la fobia delle bambole o dei pagliacci, e le fobie che sono figlie dei nostri tempi come la fobia di stare senza telefonino o comunque senza connessione di rete.
IPOCONDRIA
L’ipocondria è un disturbo caratterizzato dalla convinzione o dalla paura di contrarre malattie. Questa preoccupazione esagerata, persistente e ingiustificata e porta la persona a investire gran parte del suo tempo e delle sue energie nell’investigazione medica, nella ricerca di nuovi pareri, nell’attribuzione di qualsiasi sensazione a qualche quadro clinico con livelli molto alti di stress. Il disturbo potrebbe originarsi in conseguenza di un evento critico che riguarda la salute dell’interessato o di persone vicine. Comporta spesso un rimuginìo costante con conseguente innalzamento dell’ansia, che a volte sfocia in attacco di panico.
DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO (DOC)
Il disturbo ossessivo compulsivo si manifesta con pensieri, immagini, idee o impulsi irrazionali, ricorrenti, disturbanti e intrusivi, le ossessioni, che sono spesso seguite da azioni, comportamenti, pensieri o rituali, le compulsioni, intenzionali e messe in atto allo scopo di scongiurare, riparare, risolvere l’idea ossessiva.
Le ossessioni infastidiscono per la loro invadenza, sono involontarie e incontrollabili. Chi le sperimenta tenta di resistere ma sente forzare la propria volontà e non riesce a pensare ad altro. Le ossessioni generano emozioni negative che vengono alleviate soltanto dalla messa in atto delle compulsioni, che hanno carattere di obbligatorietà pur non negando a chi le utilizza la consapevolezza della loro natura irrazionale. Ma il sollievo ha una durata piuttosto breve.
Esistono numerose varianti di questo disturbo che sono state raggruppate in sottocategorie. Il disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione, da controllo, da superstizione, da ordine e simmetria, da accumulo, ma sono presenti anche persone che soffrono di ossessioni pure che non vengono seguite da compulsioni.
Disturbi area bambini
DISTURBI D’ANSIA
L’ansia, normale o fisiologica, è uno stato di tensione psicologica e fisica che implica una attivazione generalizzata di tutte le risorse dell’individuo; è una manifestazione innata che l’essere umano mette in campo come risposta naturale di fronte al pericolo e all’ignoto. L’ansia, quando moderata, è dunque utile perché permette alle persone di attivare strategie finalizzate ad affrontare le situazioni. I disturbi d’ansia si verificano invece quando l’ansia è eccessiva rispetto al contesto in cui si verifica e la preoccupazione, la paura e l’angoscia che si manifestano tendono a persistere nel tempo e a diventare scarsamente controllabili, con ripercussioni sulla vita sociale, lavorativa, scolastica, relazionale.
ATTACCO DI PANICO (PA)
L’attacco di panico si può descrivere come una manifestazione di ansia altissima e intollerabile che si verifica in maniera improvvisa e intensa e può erroneamente far temere per la propria vita. Si presenta con una serie di correlati neurofisiologici tra cui tremori e sudorazione, tachicardia, affanno, dolori al petto che fanno supporre l’infarto e l’idea di stare per morire. Può essere accompagnata da sintomi di derealizzazione come sensazioni di confusione, percezione distorta del monto esterno al soggetto o depersonalizzazione, la sensazione di percepire in maniera distorta le proprie percezioni; questi sintomi, improvvisi e insoliti, fanno supporre l’idea di stare per impazzire. Può presentarsi in qualunque momento e spesso è associato a periodi di forte stress o stanchezza. Provare un attacco di panico una volta lascia nelle persone il timore di provarlo di nuovo, aumentando l’ansia e condizionando i pensieri.
DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO (DAP)
Quando gli attacchi di panico si ripetono più volte, le persone oltre a temere il prossimo episodio, cominciano a temere anche le ripercussioni che questi episodi hanno sul quotidiano. Di solito questa preoccupazione nasce in seguito ad un periodo o ad un evento molto stressante che funziona come innesco per l’ansia e genera un disturbo di panico per cui le persone cercano ad ogni costo di evitare le circostanze e le persone che producono loro ansia con evidenti limitazioni nella quotidianità.
DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO (DAG)
Il disturbo d’ansia generalizzato si manifesta come una eccessiva preoccupazione, e senso di minaccia generalizzata e pervasiva che riguarda temi come la vita, la famiglia, il denaro, la salute, il futuro. Spesso le persone rimuginano concentrandosi sul motivo della preoccupazione con pensieri negativi incontrollabili che si susseguono come in una catena interminabile. I sintomi riscontrati più spesso comportano tremori, irritabilità, iperattivazione, la sensazione di non essere in grado di rilassarsi, la difficoltà di concentrazione che possono evolvere generando cefalee, insonnia, disturbi gastrici, spossatezza.
FOBIA SOCIALE o DISTURBO D’ANSIA SOCIALE
E’ una paura intensa e pervasiva di trovarsi in situazioni sociali da cui possa derivare la possibilità di subire un giudizio altrui. Chi soffre di questa patologia vive costantemente nell’ansia di trovarsi ad affrontare situazioni pubbliche in cui gli altri possono giudicare negativamente il suo comportamento. L’ansia è così intensa da essere invalidante e dunque le persone si proteggono evitando ogni circostanza che le potrebbe porre di fronte al giudizio altrui per timore di essere imbarazzate o inadeguate, sono convinte di essere comunque giudicate negativamente, emarginate e rifiutate, di conseguenza perdono ogni giorno di più la stima di sé, accentuando la fobia.
DISTURBO D’ANSIA DA SEPARAZIONE (SAD)
E’ una condizione psicologica in cui chi ne è affetto mostra un’ansia eccessiva al momento di separarsi dai propri genitori o da una figura di riferimento. Il bambino vive in modo molto intenso l’allontanamento dalle persone di famiglia, dalle figure di accudimento e anche dai luoghi familiari come la propria casa, manifestando una forte ansia, agitazione e preoccupazione, a volte anche solo al pensiero di doversi separare. Spesso l’ansia da separazione si sviluppa in seguito ad una perdita o una separazione reale che riguarda la cerchia degli affetti del bambino, come ad esempio la perdita di un animale domestico, un periodo di separazione a causa di ospedalizzazione, un trasloco, la separazione o il divorzio dei genitori ma può manifestarsi anche in assenza di tali condizioni, in situazioni di apparente normalità in cui però il bambino teme una perdita o un danno da tale separazione. Nella lontananza dal genitore i pensieri del bambino sono focalizzati ad immaginare situazioni catastrofiche, di perdita o di abbandono, sono concentrati ad immaginare cosa stia facendo la persona che manca e fantasie di ricongiungimento, provando una forte nostalgia. Quando si ricongiungono hanno comportamenti di estremo rifiuto ad allontanarsi, esagerato diniego di andare altrove (scuola, sport, etc), spesso si rifiutano anche di andare in una stanza diversa e di andare a dormire se non sono accompagnati. A queste manifestazioni spesso si accompangano anche reazioni fisiche come mal di pancia, mal di testa, vomito, palpitazioni. Quando l’ansia da separazione è eccessiva, prolungata, accompagnata da forte malessere psicofisico e ha ripercussioni sul piano sociale, scolastico, familiare può essere definito Disturbo d’ansia da separazione.
FOBIE SPECIFICHE
La fobia è la paura intensa persistente e sproporzionata di un oggetto (o di una situazione specifica) e del pensiero di entrare in contatto con esso. Chi ne soffre riconosce che la propria paura è eccessiva ma ha fortissime difficoltà nel gestirla, tale che l’ansia generata può sfociare in attacco di panico. L’esordio può essere favorito da situazioni traumatiche vissute o osservate, trasmissione ripetuta di contenuti, o da attacchi di panico. I sintomi più comuni sono: tachicardia, nausea, diarrea, vertigini, senso di soffocamento, sudorazione, tremito.
Esistono numerosissime fobie specifiche che possono essere raggruppate in grandi categorie. Le fobie degli animali, che comprendono insetti (ragni in particolare), serpenti, cani, uccelli; le fobie che riguardano il sangue, gli ospedali, i germi, le ferite o le infezioni, quelle degli ambienti come ad esempio la fobia dell’altezza, o la fobia dell’acqua; le fobie delle situazioni specifiche come guidare, o prendere l’aereo, o salire in ascensore. Esistono anche fobie che non sono raggruppabili in grandi categorie come la fobia delle bambole o dei pagliacci, e le fobie che sono figlie dei nostri tempi come la fobia di stare senza telefonino o comunque senza connessione di rete.
IPOCONDRIA
L’ipocondria è un disturbo caratterizzato dalla convinzione o dalla paura di contrarre malattie. Questa preoccupazione esagerata, persistente e ingiustificata e porta la persona a investire gran parte del suo tempo e delle sue energie nell’investigazione medica, nella ricerca di nuovi pareri, nell’attribuzione di qualsiasi sensazione a qualche quadro clinico con livelli molto alti di stress. Il disturbo potrebbe originarsi in conseguenza di un evento critico che riguarda la salute dell’interessato o di persone vicine. Comporta spesso un rimuginìo costante con conseguente innalzamento dell’ansia, che a volte sfocia in attacco di panico.
DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO (DOC)
Il disturbo ossessivo compulsivo si manifesta con pensieri, immagini, idee o impulsi irrazionali, ricorrenti, disturbanti e intrusivi, le ossessioni, che sono spesso seguite da azioni, comportamenti, pensieri o rituali, le compulsioni, intenzionali e messe in atto allo scopo di scongiurare, riparare, risolvere l’idea ossessiva.
Le ossessioni infastidiscono per la loro invadenza, sono involontarie e incontrollabili. Chi le sperimenta tenta di resistere ma sente forzare la propria volontà e non riesce a pensare ad altro. Le ossessioni generano emozioni negative che vengono alleviate soltanto dalla messa in atto delle compulsioni, che hanno carattere di obbligatorietà pur non negando a chi le utilizza la consapevolezza della loro natura irrazionale. Ma il sollievo ha una durata piuttosto breve.
Esistono numerose varianti di questo disturbo che sono state raggruppate in sottocategorie. Il disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione, da controllo, da superstizione, da ordine e simmetria, da accumulo, ma sono presenti anche persone che soffrono di ossessioni pure che non vengono seguite da compulsioni.
TRATTAMENTI
Trattamento dei disturbi
Setting Terapeutico
- Psicoterapia individuale
- Psicoterapia di gruppo e interventi di psicoeducazione
- Psicoterapia familiare
Interventi psicoterapeutici per adulti
- Terapia metacognitiva Interpersonale (TMI)
- Interventi sul trauma - EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing)
- Terapia Focalizzata sulla Compassione - CFT (Compassion Focused Therapy)
- Terapia Dialettico Comportamentale - DBT (Dialectical Behavior Therapy) Link DBT
- Terapia Cognitivo Comportamentale Migliorata – CBT-E (per il trattamento dei disturbi del comportamento Alimentare)
- Terapia Basata sulla Famiglia – FBT (Family Based Therapy, per il trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare in Adolescenza)
- Schema Therapy per i disturbi di personalità
- Mindfulness per la gestione delle emozioni
- Mindfulness per la prevenzione delle ricadute depressive - MBCT
- Mindfulness per i disturbi alimentari - MB EAT
- Mindfulness per la gestione dell'ansia e dello stress – MBSR
- Training Autogeno ed altre tecniche di rilassamento
Interventi psicoterapeutici per bambini
- Schema Therapy per Bambini e Adolescenti
- Interventi sul trauma - EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing)
- Terapia Razionale Emotivo Comportamentale - REBT (Rational Emotive Behavior Therapy)
- Analisi Funzionale dei Comportamenti Problema(Functional Analysis Psychotherapy)
Interventi psicoterapeutici per genitori
- Circolo Della Sicurezza – COS (Circle of Security)
- Circolo Della Sicurezza COS-P (Circle of Security – Parenting) (link Cos)
- Analisi Funzionale dei Comportamenti Problema (Functional Analysis Psychotherapy)
- Parent Training
PREVENZIONE
Prevenzione dei disturbi
Immaginate per un attimo di dover costruire un palazzo di 87 piani, quanta cura e attenzione mettereste nella realizzazione delle basi? Con molta probabilità cerchereste di approfondire al massimo le vostre competenze come ingegnere, prendereste informazioni e vi confrontereste con colleghi stimati e altrettanto competenti. Immagino poi che mettereste un grandissimo impegno nella pianificazione, nella progettazione della struttura e nella scelta dei materiali perché sapete che su quelle fondamenta si terrà tutto il resto. Certo, non avrete la certezza che costruendo delle fondamenta sufficientemente buone il resto sarà perfetto, però saprete che se non lo fate il resto sarà con buona probabilità un pò traballante.
Ecco…questo esempio che sembra tanto ovvio per l’edilizia, risulta importante per la psicologia solo da 50 anni circa, da quando John Bowlby attraverso i suoi attenti studi capì che la forza del legame di attaccamento del bambino alla figura materna avrebbe influenzato tutte le relazioni di quell’essere umano dalla culla alla tomba, e avrebbe svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo futuro della sua personalità.
Lui capì che questo legame non dipendeva solo dalla soddisfazione del bisogno di nutrizione, ma anche e soprattutto dalla qualità della connessione emotiva che si creava tra adulto e bambino. Effettivamente, tornando al nostro esempio è facile immaginare quanta fatica farebbe il nostro palazzo di 87 piani a tenersi in piedi se non avesse delle basi solide e sicure.
Il Progetto Sicuri nel Crescere nasce con l’intento di sostenere i genitori nella fase di costruzione delle fondamenta, affinché possano affrontare al meglio i compiti di sviluppo tipici dalla fase 0-3 anni.
Quali sono questi compiti?
- Subito dopo la nascita del bambino, la donna deve affrontare un riadattamento fisiologico;
- sia la mamma che il papà dovranno costruire un senso di fiducia nelle proprie capacità genitoriali
- dovranno integrare il nuovo ruolo genitoriale nella propria identità, sacrificando almeno inizialmente l’identità professionale, rivedendo la propria identità di figlio, riorganizzandosi nel ruolo di amico e di partner;
- la relazione in casa non è più tra due individui ma tra tre;
- l’interazione con il bambino riattiverà ricordi emotivi legati alle esperienze con le proprie figure genitoriali
- sarà richiesto loro di potenziare le proprie capacità cooperative
Servizi offerti
Al fine di sostenere i genitori nell’affrontare queste sfide il progetto Sicuri nel Crescere proprone:
- corso di accompagnamento alla nascita e sostegno alla genitorialità (pre-parto e post-parto)
- gruppi Circle of Security Parenting
- visite psicologiche domiciliari
- visita ostetriche domiciliari
- colloqui di sostegno alla genitorialità
- colloqui per la coppia
- psicoterapia
- visita psichiatrica
- baby massage
- peer supporter (fascia e marsupi)
- osteopata per i disturbi del reflusso, del sonno/veglia o delle coliche
- nutrizionista
- progetti per le scuole e le ludoteche
- incontri tematici