Il Circolo della Sicurezza
Destinatari: L’intervento è rivolto ai genitori.
Attività: di 12 incontri di gruppo a cadenza quindicinale, della durata di due ore. Utilizzo di materiale psicoeducativo e di filmati; discussione in gruppo su tematiche legate alla relazione.
Obiettivi:
- riconoscere gli specifici bisogni dei bambini;
- identificare come il bambino si sente nelle diverse situazioni interattive;
- aiutare il genitore a sintonizzarsi con gli stati mentali del piccolo;
È un intervento psicoeducativo di gruppo per i genitori, diretto al benessere del bambino e del genitore attraverso il sostegno delle funzioni genitoriali (nessun intervento diretto sul bambino). Lo scopo è quello di migliorare la capacità di interpretare adeguatamente i segnali comunicativi del bambino, lavorare sulle modalità interattive della diade/triade e promuovere la sicurezza nella relazione. Perché il bambino sviluppi un attaccamento sicuro il genitore deve poter essere accessibile, sensibile e responsivo ai bisogni specifici di attaccamento del bambino.
Si cerca di offrire ai genitori una conoscenza sui bisogni del bambino, sviluppare capacità di osservazione, imparare a riflettere sul bambino, su di sé e sulla relazione.
In particolare, i genitori sono aiutati a:
- favorire nel genitore la costruzione di una rappresentazione del bambino come individuo competente e attivo nella relazione;
- riconoscere gli specifici bisogni dei bambini;
- identificare come il bambino si sente nelle diverse situazioni interattive;
- aiutare il genitore a sintonizzarsi con gli stati mentali del piccolo;
- guidarlo nell’attribuzione di significato ai comportamenti del bambino (es. bisogno di vicinanza o capriccio?);
- riconoscere i motivi dei comportamenti di rabbia, sfida, oppositività
- permettere ai genitori di realizzare un “passaggio” empatico con il bambino nei momenti di crisi (il passaggio da “perché sta facendo questo ?” A “di cosa ha bisogno e cosa mi sta chiedendo?”)
- riconoscere l’influenza di vari fattori sui comportamenti di accudimento che possono essere determinanti per i problemi relazionali
- riconoscere la propria storia di attaccamento; se il genitore porta con sé aspetti irrisolti della propria storia infantile di attaccamento sarà influenzato da questi fattori nelle sue risposte al bambino soprattutto in condizioni di stress emotivo.
- focalizzare le proprie risorse e i propri aspetti di vulnerabilità in termini di capacità contenitive, sostegno all’esplorazione, condivisione emotiva e protezione.